Umberto Eco
Fruga e rifruga non sono riuscito a ritrovare una foto in cui con Luciano Berio e Nanni Balestrini si assisteva alla nascita (davanti a un enorme computer dell’epoca) della poesia elettronica Tape Mark 1 di Balestrini, che era apparsa sull’«Almanacco Letterario Bompiani» del 1962, dedicato (abbastanza pioneristicamente) a «Le applicazioni dei calcolatori elettronici alle scienze morali e alla letteratura».
Non si trattava delle stesse tecnologie presenti nello Studio di Fonologia Musicale milanese, ma di altre aperture sulle future possibilità dell’informatica. Eppure Berio era anche lì, interessato a quanto stava avvenendo non solo per amicizia ma per insaziabile curiosità. Che era poi la sua cifra. Protagonista del suo tempo sapeva guardare non solo alla musica ma anche a tutto il resto.
Umberto Eco