Canticum novissimi testamenti (nota dell'autore)
Canticum Novissimi Testamenti II
per otto voci, quattro clarinetti e quartetto di sassofoni (1989)
Testo da Novissimum Testamentum di Edoardo Sanguineti
Avvicinarsi musicalmente all’ultima anti-poesia di Edoardo Sanguineti diventa sempre più arduo e, forse proprio per questo, più gratificante. Uno degli aspetti più complessi della recente produzione di Sanguineti è la sua semplicità. È una poesia abitata da immagini quotidiane, da stereotipi sentimentali, da figure aspre e amare, da invenzioni ironiche, da parodie e da citazioni che si rincorrono in una sorta di camera d’eco della memoria dove quotidiano e universale, banale e speculativo, privato e politico, si fondono in una costruzione rigorosa e, a tratti, implacabile.
Nel 1988 mi sono avvicinato per la prima volta al Novissimum Testamentum di Sanguineti con un breve lavoro corale. In questo nuovo tentativo di penetrare musicalmente la «semplicità» del poema, ho cercato di sviluppare quella camera d’eco della memoria combinando assieme piani sonori distinti e paralleli. Si tratta evidentemente di un lavoro in progress (ho usato solo una parte del testo originale) che si costruisce con criteri modulari ed è quindi tendenzialmente aperto a nuovi sviluppi.
Canticum Novissimi Testamenti II è dedicato alla memoria di Massimo Mila.
Luciano Berio
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