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Fabio Vacchi

Devo tutto ciò che sono a Luciano Berio, non solo per l’aiuto concreto e la stima che mi ha regalato, ma perché senza la sua opera, la maggiore del secondo Novecento nel mondo, e senza la sua apertura, la mia estetica non esisterebbe. Da lui ho imparato a studiare la tradizione e ad abbeverarmi dal passato, ad assimilare le esperienze sperimentali e avanguardistiche del Novecento in modo che diventassero linfa vitale, rifiutandone al contempo i dogmi, le scorie, i vincoli riduttivi. Grazie Luciano. La tua foto è sempre dietro alle mie spalle, dove lavoro, la tua musica nella mente mia e dei miei allievi, la tua generosità e amicizia nel bilancio positivo e fortunato della mia vita, la tua genialità nella storia della musica, non solo del XX secolo, ma anche e soprattutto del XXI.

Fabio Vacchi

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Luciano Berio, Mimma Guastoni, Fabio Vacchi, Lidia Bramani, Marco Stroppa. Salisburgo, 1996. Foto di Sergio Gay.