Enzo Restagno
Caro Luciano,
dieci anni dopo si continua a andare avanti, cresce la fatica e qualche volta anche il fastidio per una deriva che sembra inarrestabile ma poi si scopre di pensarla ogni giorno un po’ di più come i grandi personaggi che ci hanno preceduti e questo è l’unico vero conforto, l’unica vera sorgente di energia. Il pensiero della fatica quotidiana e dell'andare e venire costituiscono un tema al quale eri molto sensibile e al quale sapevi imprimere la forza della tua meravigliosa musica. E allora, a dieci anni di distanza, vorrei dedicarti qualche verso di Verlaine che avresti letto con viva commozione. Te li mando come un biglietto postale che sono certo ti raggiungerà:
Âme, te souvient-il, au fond du paradis,
De la gare d'Auteuil et des trains de jadis
T'amenant chaque jour, venus de La Chapelle ?
Jadis dejà ! Combien pourtant je me rappelle
Mes stations au bas du rapide escalier....
Enzo Restagno