Marcello Panni
Roma, 25 maggio 2013
Cara Talia,
per questo triste anniversario ti mando un foto che mi è molto cara.
È questa forse l'occasione per parlarti una volta dei miei trascorsi con Luciano ... Per la cronistoria qui siamo all'Opera di Roma nel maggio 1981. Elisabetta Catalano, la grande fotografa romana, ci ha ripresi dalla buca d'orchestra alle prove di Opera. È l'unica foto di un servizio che io le avevo chiesto su di noi, ma nonostante Elisabetta fosse arrivata con l'assistente e l'ombrellino luminoso professionale che aveva piazzato in buca tra lo scompiglio degli orchestrali, non ne venne fuori nulla, eccetto questa bellissima foto, inedita fino a oggi, che mi regalò. «Ti muovevi troppo», mi disse... Meno male che almeno una era riuscita!
Questa foto infatti è quasi magica: Luciano come uno stregone che mi segue dal bordo della balaustra mentre provo sigilla un decennio di amichevole e intensa collaborazione : dalla mia partecipazione, ventottenne, al Festival di Spoleto come direttore assistente di Laborintus II nel '68, alla collaborazione con il Juilliard Ensemble da lui fondato al mitico Festival di Royan l'anno seguente, a Passaggio nel '71 all'Olimpico per l'Accademia Filarmonica Romana, di cui Luciano curò la regia sonora per la ripresa in quadrifonia della RAI (andò purtroppo distrutta!), a Laborintus II in un concerto pubblico alla RAI di Torino nel '72, dove lo ebbi come assistente di lusso per la parte audio.
Tornando a Opera, quella produzione andò in scena in ben quattro teatri: in prima esecuzione francese all'Opéra de Lyon (assieme a Passaggio) nell’ottobre del ‘79 , e di seguito a Parigi, al Teatro di Nanterre (dove ricordo la presenza di Pierre Boulez), al Regio di Torino (gennaio ‘80) e finimmo la tournée all'Opera di Roma (maggio ’81). La regia di Ronconi e le scene di Gae Aulenti (vedi la foto alle prove di Lione) fecero di questa ripresa un autentico capolavoro, dopo la prima fiorentina al Maggio con l'Open Theater, che non era piaciuta a Luciano.
Quello che è commovente nell'immagine è Cathy, che segue vigile dalla platea le prove benché non facesse parte del cast. Nella foto, così nell'ombra, sembra darmi un viatico e un addio, morirà proprio a Roma due anni dopo.
Un particolare curioso: all'ultima recita all'Opera di Roma mi scoppiò una gran febbre a 40°, si scoprì poi che era rosolia, e Luciano dovette sostituirmi all'impronta! Per fortuna che aveva seguito accuratamente tutte le prove e le recite!
Luciano, come sai, ebbe sempre una grande influenza su di me, e subito dopo la prima di Opera trovò che io dovessi andarmene dall'Italia: così cambiò il mio destino presentandomi come suo successore al Mills College di Oakland per la cattedra di composizione che era stata di Milhaud e di Cage. Chi poteva rifiutarsi? Quell' esperienza americana dall’80 all'82 fu assai importante per me, e ampliò molto il mio orizzonte.
Ci furono altri importanti incontri artistici in seguito, come sai, ma l'esperienza di quella lunga produzione di Opera fu indimenticabile.
Ti abbraccio con molto affetto insieme a Jeanne,
tuo
Marcello
Opéra de Lyon, prove di Opera, LB con Luca Ronconi, Gae Aulenti e Marcello Panni, ottobre 1979 (Archivio Marcello Panni, per gentile concessione)
Teatro dell'Opera di Roma, prove di Opera, Luciano Berio con con Cathy Berberian e Marcello Panni, maggio1981. © Elisabetta Catalano